Comunicato stampa  

Funi via pronti e via! Tra cimeli e innovazione

Inaugurazione della mostra al Centro Heimatschutz
Il 17 novembre, al Centro Heimatschutz si inaugura la trilogia espositiva Funi via pronti e via! con una mostra interattiva incentrata sul tema delle funivie. Si tratta di mostrare come possono essere gestite le linee storiche e perché se ne costruiscono tuttora di nuove. Le altre due mostre del ciclo apriranno i battenti in dicembre alla Gelbe Haus Flims e in marzo 2018 al Nidwaldner Museum di Stans. Ideate come coproduzione tra le tre sedi espositive, saranno tutte visitabili fino a ottobre 2018.

Chi non conosce la magnifica sensazione che si prova ad ammirare un paesaggio dall’alto, mentre si sta sospesi in una funivia? Le funivie affascinano, fanno sognare, evocano ricordi e generano belle emozioni. Sono però anche opere ingegneristiche realizzate grazie a uno spirito imprenditoriale innovativo. Tutto ciò le rende un elemento imprescindibile del patrimonio culturale svizzero.

Con oltre ottocento linee in funzione, la Svizzera è il paese delle funivie per antonomasia e, come forse solo pochi sanno, gli impianti storici sono numerosi. «Oggi la lentezza è spesso vista come un valore, per cui le funivie, oltre a essere importanti testimoni della storia, hanno anche un grande potenziale turistico», afferma Karin Artho, Direttrice del Centro Heimatschutz. «Nella mostra si possono ammirare esempi – anche oltre frontiera – di come sia possibile garantire un futuro ai vecchi impianti.» Nel caso della funivia storica di Pafries presso Sargans, abbiamo un impianto che dal 2016 è gestito da una cooperativa. In Baviera, si trova invece la funivia a cabina grande unica più antica del mondo, la Predigtstuhlbahn.

Ma ci sono pure impianti modernissimi. Anche oggi, esistono persone dotate di spirito pionieristico che si dedicano alla costruzione di funivie da primato: particolarmente lunghe, capienti, veloci o alte. Oltre ai gioielli ingegneristici che possiamo ammirare nelle Alpi – vedasi l’Urdenbahn di Arosa/Lenzerheide –, va notato il nuovo slancio dato di recente alle funivie come mezzo di trasporto urbano, per esempio nella metropoli boliviana di La Paz.

Per immergersi nell’atmosfera, il pubblico è inviato a entrare in cinque cabine di legno, ad ammirarne alcune originali e a guardare le numerose fotografie e i filmati presentati. Adatta a grandi e piccini, la mostra offre anche l’opportunità di costruire un modellino di funivia o di lasciare i propri consigli sull’argomento.

 

Sostegno dell’Ufficio federale della cultura

Spesso si dimentica che anche le funivie sono parte del nostro patrimonio culturale. «Benché esista un inventario federale con informazioni sugli impianti più preziosi dal punto di vista storico e culturale, ogni anno ne sparisce qualcuno. Va intavolato un dibattito pubblico, ed è per questo che l’Ufficio federale della cultura offre il suo sostegno finanziario alla mostra», spiega Oliver Martin, caposezione Patrimonio culturale e monumenti storici dell’Ufficio federale della cultura.

 

Programma

La mostra si rivolge ad adulti, famiglie e scolaresche con un ricco programma di visite guidate, discussioni e pomeriggi per bambini e famiglie. È pure prevista una giornata all’aperto a Emmetten NW, dove quattro funivie piccole e una più grande saranno liberamente accessibili al pubblico.

Visite guidate alla mostra: 26.11, 25.3, 16.9. alle ore 13
Incontri con ospiti speciali: 17.1, 16.5, 11.7 alle ore 18
Laboratorio per famiglie: 14.1/ laboratorio per bambini: 4.4
Giornata delle porte aperte a Emmetten NW: 24.6.

 

Per maggiori informazioni e domande:
Karin Artho, Direttrice Centro Heimatschutz
info@heimatschutzzentrum.ch / 044 254 57 91/92

Comunicato stampa, volantino e foto scaricabili al sito: heimatschutzzentrum.ch/medien

Impressum della mostra
Responsabile del progetto, concetto dell’esposizione, testi: Ariana Pradal, curatrice della trilogia; Karin Artho, Direttrice Centro Heimatschutz
Progetto allestimento e grafica: gasser, derungs Innenarchitekturen
Sostegno finanziario: Ufficio federale della cultura

 

Il Centro Heimatschutz e Villa Patumbah
Il Centro Heimatschutz è gestito dall’Heimatschutz Svizzera, www.heimatschutz.ch. Ha sede presso la Villa Patumbah, di proprietà della Fondazione Patumbah.
Da agosto 2013, il pianterreno della villa accoglie il Centro Heimatschutz www.heimatschutzzentrum.ch. Con le sue mostre e numerose iniziative di mediazione culturale, esso sensibilizza il pubblico sull’ambiente costruito seguendo molteplici piste (cultura architettonica, paesaggi antropici, spazi di vita, sviluppo degli insediamenti).

Informazioni sulla trilogia espositiva Funi via pronti e via!
La trilogia espositiva è stata elaborata congiuntamente dal Centro Heimatschutz, dalla Gelbes Haus Flims e dal Nidwaldner Museum Stans. Le tre sedi presentano argomenti diversi legati al mondo delle funivie. Si tratta di tre mostre distinte, ma inserite in un percorso comune. Visitando due delle mostre, si accede gratuitamente alla terza. Lingue: tedesco e inglese (foglio esplicativo in francese al Centro Heimatschutz).

 

Centro Heimatschutz Zurigo: Tra cimeli e innovazione
17 novembre 2017 – 28 ottobre 2018
Zollikerstrasse 128, 8008 Zurigo / www.heimatschutzzentrum.ch

Das Gelbe Haus Flims: Gondelträume und Aussichten
24 dicembre 2017 – 8 aprile 2018 e 23 giugno 2018 – 28 ottobre 2018
Via Nova 60, 7017 Flims Dorf / www.dasgelbehausflims.ch

Nidwaldner Museum, Salzmagazin: Kleinseilbahnen und Transportschiffchen
24 marzo 2018 – 28 ottobre 2018
Stansstaderstrasse 23, 6370 Stans / www.nidwaldner-museum.ch

 

Comunicato stampa: Funi via pronti e via!

Flyer: Funi via pronti e via!